Profumato, complesso, a tratti misterioso ma sempre elegante. Parlo del vino, la bevanda che da sempre affascina appassionati e cultori dell’enogastronomia, diventando negli ultimi anni una vera e propria materia di studio sempre più amata. Ma come sta evolvendo l’approccio al mondo dell’enologia con l’evento della tecnologia e dell’intelligenza artificiale? Il 24 aprile dello scorso anno ha aperto a Bologna la Bottega Botlé: la prima enoteca digitale a proporre un format innovativo che mette il cliente al centro dell’esperienza di degustazione. Il tutto grazie a un software brevettato e studiato per rendere le basi dell’enologia fruibili a tutti. Come?
In occasione del Vinitaly, ho avuto l’occasione di intervistare Gaetano Lanza, fondatore e ideatore di Botlé, e ho scoperto aneddoti e curiosità che si nascondono dietro al primo infotainment enologico della storia. Curioso di scoprirle?
Bottega Botlé e Software Rewine: così cambia il modo di vivere il vino

Con un nome pittoresco, che unisce i termini “bottega” e “bottiglia”, con un tocco di ispirazione francese, Bottega Botlé è un luogo dove la tecnologia è al servizio dell’uomo, ma non pretende di sostituirlo. Il locale è stato inaugurato l’anno scorso da Gaetano Lanza, come format per testare il software innovativo da lui stesso ideato, pensato per accompagnare il cliente alla scoperta del vino che sta degustando.. Il software si chiama Rewine®, e oltre a essere un marchio registrato in Europa, è anche il primo infotainment enologico inteso come strumento che fruisce informazione e divertimento, allenando il cliente a pensare e riflettere come se fosse un vero e proprio sommelier. Ma come avviene tutto questo? Vediamolo più nel dettaglio.
L’esperienza innovativa di Botlé e il concetto di infotainment
Dimentica il classico aperitivo: alla Bottega Botlé non ci sono tavoli, ma un ambiente dinamico in cui i clienti si spostano tra i dispenser, il banco del cibo e i tablet, protagonisti di un’esperienza immersiva chiamata “gioco del sommelier”. “Il sistema ti fa dieci domande sul vino che stai degustando seguendo il percorso AIS (Associazione Italiana Sommelier): visivo, olfattivo, gustativo, descrittivo e di persistenza”, spiega Lanza. “E se poi ricordi le risposte che hai dato, puoi anche provare a descrivere il vino come un vero sommelier”. Nasce così il concetto di infotainment, una piattaforma digitale che ti informa e allo stesso tempo ti intrattiene, fornendo le informazioni in in un modo che prevede il gioco, e che si allontana dall’approccio puramente didascalico dove è sempre più difficile mantenere l’attenzione.
“È una tecnologia a servizio dell’uomo, ma che non pretende di sostituirlo”, sottolinea Lanza, spiegando che in bottega ci sono sempre due specialisti e due sommelier. “È come fare la lavatrice a casa”, aggiunge “la tecnologia ti fa lavare i vestiti, ma sei tu che decidi cosa lavare e cosa non lavare, cosa fare e cosa no”.
Giovani o adulti? Il cliente tipo della Bottega Botlé

“Inizialmente il target di riferimento era tra 35 e i 55 anni, ma poi abbiamo scoperto che il format piace a tutti”, racconta Lanza quando gli chiedo il range d’età della clientela tipo di Botlé. “Ci sono sia italiani che turisti. I giovani che arrivano e vedono il tablet si sentono subito a casa, ma ci sono anche persone più adulte”. Un’esperienza aperta a tutti, quindi, capace di rendere la formazione più “casual”, come la definisce lui stesso, adatta sia agli studenti di enologia quanto chi si avvicina per la prima volta al mondo del vino. “A volte marito e moglie si mettono davanti al tablet e fanno a gara mentre giocano a fare i sommelier. È bellissimo”, aggiunge Gaetano con un accenno d’emozione che gli fa brillare gli occhi.
Il suo credo è semplice: per avvicinare le persone al vino, bisogna prima di tutto intrattenerle. In un contesto in cui il vino è sempre più percepito come un mondo elitario, fatto di corsi lunghi e costosissimi, Rewine® rappresenta un punto d’ingresso accessibile, divertente e stimolante. “Un giorno un ragazzo di 19 anni mi ha detto: ora capisco perché mio padre spende tutti questi soldi in vino. C’è qualcosa di più bello?”, conclude Lanza.
Slanci e opportunità per il futuro: cosa diventerà Bottega Botlé?
Dopo il servizio andato in onda su Rai 3, realizzato a soli quattro mesi dall’apertura e dedicato a questo nuovo modo di avvicinare i giovani al vino, Bottega Botlé guarda già oltre. L’obiettivo è portare il format oltre i confini nazionali, con un progetto di franchising e con la possibilità di offrire il software in abbonamento. Le richieste sono arrivate da Madrid e Tokyo, da cui sono giunti ospiti incuriositi che, dopo aver vissuto l’esperienza nella bottega di Bologna, ne sono rimaste affascinate e hanno manifestato interesse per portare il format anche nelle loro città. Quello che li ha conquistati, e che rappresenta il vero motore del progetto di Gaetano, è il fatto che le persone si portino a casa un valore aggiunto.
Il fondatore, che a soli 22 anni ha aperto il suo primo locale mentre era ancora uno studente di Fisica all’Università, ha deciso così di puntare tutto sull’esperienza, con un concept innovativo e perfettamente in linea con le nuove tendenze del mondo della ristorazione, dove la componente didattica diventa fondamentale. Non si tratta quindi di una rivoluzione, che per definizione rompe con il passato, ma di un’evoluzione che apre una nuova frontiera del wine tasting con il mix vincente di informazione, convivialità e intrattenimento.
E tu conoscevi la Bottega Botlé? Saresti curioso di provare questa esperienza?
Immagine in evidenza di: Bottega Botlé