Il mondo del cibo, soprattutto negli ultimi 30 anni, è cambiato in maniera considerevole: diete vegetariane, vegane, senza glutine o tipiche di una specifica etnia o di una religione sono diffuse tanto quanto quella onnivora.
Che si tratti di una scelta personale, di una necessità medica o di un’usanza culturale, è giusto che ogni persona possa avere la possibilità di soddisfarla… anche in aereo! Proprio per adeguarsi a queste esigenze, infatti, molte compagnie hanno introdotto diverse opzioni alternative all’interno dei loro menù a bordo, per fornire pasti salutari, diversificati e più rispettosi dell’ambiente. In questo articolo approfondiremo come alcuni tra i principali servizi di trasporto aereo stanno rispondendo a questa crescente domanda di varietà, cercando di andare incontro ai gusti e alle necessità di tutti – ma proprio tutti – i loro passeggeri.
I menù delle compagnie aeree si rinnovano
Ormai anche il mondo della ristorazione delle compagnie aeree, che fino a poco tempo fa offriva poca scelta per chi segue un’alimentazione diversa da quella onnivora, si sta mettendo al passo con le esigenze di chi viaggia. Se questo è vero soprattutto per le compagnie di linea, che già da tempo danno ai loro passeggeri la possibilità di scegliere i pasti che preferiscono (soprattutto sui voli a lunga percorrenza), anche per quelle low cost come Vueling, Ryanair o easyJet le proposte food si stanno rinnovando.
Prima di vedere nel dettaglio le novità, andiamo a esplorare i diversi tipi di pasti che possono essere serviti a bordo, dalle opzioni tradizionali a quelle adatte a diete specifiche. L’elenco delle sigle non è esaustivo, e bisogna tenere conto che ogni compagnia aerea offre servizi differenti. È però interessante notare come le tendenze che emergono sono comuni:
- DBML (pasto per diabetici): contiene solo prodotti a ridotto contenuto di zucchero;
- GFML (pasto per intolleranti al glutine): senza grano, segale, orzo o altri prodotti a base di glutine;
- HNML (pasto Hindu non vegetariano), dal sapore tradizionale che contiene agnello, pollame, pesce o latte, ma non carne di manzo, vitello o maiale.
- KSML (pasto kosher), cioè preparato secondo le rigide regole della cucina ebraica kosher.
- MOML (pasto musulmano): non comprende cibi come carne di maiale e non prevede bevande alcoliche.
- VGML o VVML (pasto vegan): non contiene prodotti di origine animale, compresi carne, pesce, latticini, uova, miele.
- VJML (pasto vegetariano Jain), preparato secondo i dettami della tradizione indiana Jain. Prevede solo frutta fresca e ortaggi a stelo che crescono in superficie. Non contiene prodotti/sottoprodotti di origine animale, miele oppure ortaggi a radice come carote e patate.
- VLML (pasto lacto-ovo vegetariano): senza pesce né carne, contiene invece verdure, frutta fresca, uova e latticini.
Queste opzioni, come dicevamo, sono già presenti in quasi tutte le compagnie aeree di linea, da Lufthansa a Emirates, da British Airways a Virgin Atlantic. E le compagnie low cost?
Menù in aereo inclusivi: ecco tutte le tutte le novità per le compagnie low cost
Tra gli ultimi mesi del 2022 e l’inizio del 2023 sono diverse le compagnie low cost ad aver modificato o integrato i propri menù di bordo. Sebbene si tratti in molti casi di voli di breve durata, è comunque possibile usufruire di questo servizio – anche prenotandolo in anticipo.
La spagnola Vueling, low cost della compagnia di bandiera Iberia, ha ampliato le sue opzioni di cibo senza glutine per soddisfare le esigenze dei passeggeri celiaci, aggiungendo nuove proposte come birra, mandorle, noodles di pollo, brownies al cioccolato, e tortillas con cipolle. Disponibili nella versione gluten-free anche patatine fritte e popcorn. Per i passeggeri vegani e vegetariani, Vueling offre la Vegan Box, che include tapenade di olive nere, hummus, grissini e noci pecan caramellate. Ci sono anche diverse opzioni vegetariane, tra cui la piadina con salsa cajun, riso bianco, fagioli rossi, mais, cavolo rosso e formaggio cheddar. Il brand spagnolo sta poi considerando l’idea di creare un corner gourmet che valorizzi il fair trade, oltre all’ampliamento della selezione di prodotti vegetariani, vegani e senza glutine.
Ultima ma non meno importante, una novità a tema sostenibilità: Vueling infatti utilizza cibo di recupero per alcuni prodotti come il banana bread, preparato con i frutti scartati dal mercato in quanto non rispettano i canoni estetici.
Nonostante la durata dei voli di solito non superi le due ore, Ryanair offre diverse opzioni di pasti a bordo. Tra queste una vera e propria “Selezione vegana”, che comprende lasagne e salsicce plant-based per soddisfare i gusti dei passeggeri che seguono questo regime alimentare.
Anche il programma “Eat. Drink. Shop.” di easyJet comprende diverse opzioni vegane, tra cui wrap di ceci e mango dolce e piccante, barrette di cioccolato al caramello salato, patatine, pretzel o altri snack. Disponibile anche il “latte” d’avena per la preparazione di una bevanda calda, da gustare al momento.
Pioniera nell’introduzione di pasti vegan è la low cost inglese Jet2, che già nei primi mesi del 2019 – in concomitanza del Veganuary – aveva proposto opzioni interamente vegane e che incontrassero le esigenze di tutti, come le penne all’arrabbiata.
Insomma, tantissime compagnie low cost si sono adattate alle esigenze e alle preferenze alimentari e culturali dei loro passeggeri, ampliando l’offerta dei menù. Eravate a conoscenza di queste novità?
Immagine in evidenza di: g_dasha/shutterstock.com