Come combattere le allergie di stagione a tavola?

 

L’arrivo della primavera non è per tutti l’inizio della bella stagione. Infatti, il periodo della fioritura rappresenta per molti un momento particolarmente difficile, perché cominciano a manifestarsi quei fastidiosi sintomi tipici delle cosiddette allergie stagionali causate dai pollini di alcune specie di piante. Tra queste, l’allergia alle graminacee è quella più diffusa. L’assunzione di farmaci antistaminici, in modo costante e continuativo, è spesso un rimedio necessario per contrastarli, ma forse non tutti sanno che un valido aiuto può arrivare anche dall’alimentazione. Ecco perché in questo articolo vogliamo parlarvi di come è possibile combattere questa forma allergica a tavola e quali sono gli alimenti consigliati e quelli da evitare per alleviare i sintomi.

Allergie stagionali: le cause e i sintomi

Sono circa 20 milioni gli italiani che soffrono di allergie in primavera, tanto che queste si posizionano ai primi posti tra le malattie croniche più diffuse. Il risveglio della natura coincide con il momento della fioritura e i pollini che, disperdendosi nell’aria, provocano nei soggetti più sensibili una risposta immunitaria anomala: questa coinvolge soprattutto l’apparato respiratorio, ed è caratterizzata da sintomi simili a quelli di un raffreddore. Tosse, asma, senso di oppressione al petto, mal di testa, congestione nasale e rinite, irritazione agli occhi e lacrimazione, starnuti frequenti, spossatezza sono tra le manifestazioni più comuni di questa reazione allergica che si verifica nei soggetti predisposti in seguito all’inalazione dei pollini, riconosciuti dal sistema immunitario come sostanze estranee e nocive.

Elizaveta Galitckaia/shutterstock.com

Le specie che causano allergie sono prevalentemente quelle che appartengono alla famiglia delle Graminacee, come ad esempio erba mazzolina, paleo odoroso, erba codolina e gramigna dei prati. L’allergia alle graminacee è la più diffusa e colpisce quasi il 15% della popolazione italiana, ma sono comuni anche le allergie alle Composite e alle Betullacee e ad alcune specie come a parietaria, l’ulivo, il frassino e il platano.

Il contatto con i pollini, così come accade con le muffe e con gli acari della polvere, provoca una risposta da parte delle cellule del sistema immunitario, che producono anticorpi e liberano istamina e altre sostanze pro-infiammatorie responsabili delle varie manifestazioni cliniche. Ecco perché in questi casi si interviene con farmaci antistaminici, decongestionanti, broncodilatatori e antinfiammatori, spesso a base di cortisone, per alleviare i sintomi e ridurre la frequenza delle crisi allergiche. Tuttavia, anche un’alimentazione corretta può dare il giusto supporto al nostro sistema immunitario modulando la risposta allergica e attenuando le manifestazioni acute.

Vediamo insieme quali sono i cibi e le abitudini alimentari che possono aiutarci a contrastare le allergie.

Allergia alle graminacee e cross-reattività

Nei soggetti che manifestano allergia alle graminacee spesso succede che la reazione si verifica anche in seguito all’assunzione di alcuni cibi che hanno una parentela, dal punto di vista allergenico, con le graminacee. Si parla infatti di reazione crociata, e i sintomi si presentano pochi minuti dopo l’assunzione di alcuni tipi di vegetali. In un primo momento riguardano la bocca, manifestandosi con bruciore, gonfiore e prurito, in seguito possono coinvolgere anche le vie respiratorie. Occorre quindi conoscere quali sono gli alimenti per i quali è possibile che si verifichi una reazione crociata in caso di allergia alle graminacee.

Allergia alle graminacee: quali alimenti da evitare?

I cibi da evitare, soprattutto durante le fasi acute dell’allergia alle graminacee, sono:

  • kiwi
  • anguria
  • pesca
  • prugna
  • agrumi
  • melone
  • albicocca
  • ciliegia
  • mandorla
  • pomodoro
  • melanzana.

Si consiglia anche di evitare anche alcuni tipi di cereali, in particolare frumento, orzo, avena, segale e mais e tutti i prodotti derivati.

ciliegie altre varietà
Ewa Studio/shutterstock.com

Come combattere le allergie a tavola: i consigli

Qualunque sia la causa che scatena la reazione allergica, lo stato infiammatorio persistente, soprattutto a carico delle vie respiratorie, gioca un ruolo molto importante sulla durata e sulla frequenza dei sintomi. Ecco perché, in ogni caso, è importante curare la propria alimentazione evitando tutti i cibi che possono peggiorare questa condizione di infiammazione, prediligendo invece una dieta che sia in grado di ripristinare l’equilibrio generale. Ecco quindi qualche consiglio.

Evitare cibi che favoriscono i processi infiammatori

Gli alimenti che possono aumentare o favorire l’infiammazione sono soprattutto quelli di origine animale, in particolare carni, sia bianche che rosse, insaccati e carni conservate, ma anche latte, formaggi e uova. Il consumo di questi alimenti andrebbe limitato in caso di allergia e, in ogni caso, va ricordato che è sempre meglio prediligere prodotti artigianali o biologici. Sarebbe opportuno evitare o ridurre il consumo di cibi ad alta densità calorica, ricchi di zuccheri e di grassi idrogenati, come dolci, merendine, snack e bibite zuccherate.

Cibi da evitare
shisu_ka/shutterstock.com

Ridurre il consumo di cibi che contengono o rilasciano istamina 

Le reazioni allergiche sono mediate da una sostanza chimica, l’istamina, normalmente presente nel nostro corpo, ma che in caso di una risposta immunitaria a un allergene viene prodotta in grandi quantità ed è causa di infiammazione. Ci sono però alcuni alimenti che contengono naturalmente istamina o che sono in grado di liberarla. Di solito, l’organismo è in grado di degradarla in tempi rapidi grazie a un enzima presente nell’intestino tenue, ma in caso di reazione allergica in atto l’assunzione di questi alimenti può peggiorare la sintomatologia. Quali alimenti quindi bisognerebbe limitare?

Alimenti ricchi di istamina:

  • pesce in scatola, pesce affumicato, crostacei e molluschi
  • carni conservate e salumi
  • formaggi stagionati
  • alcolici, vino e birra
  • conserve
  • lievito
  • pomodori, melanzane, spinaci.

Alimenti che liberano istamina:

  • fragole, banana, ananas, papaya, agrumi, kiwi
  • cioccolato
  • caffè
  • carne suina
  • albume.
Adriana Marteva/shutterstock.com

Prediligere alimenti ad azione antinfiammatoria

Alcuni cibi sono, invece, in grado di ridurre l’infiammazione come, ad esempio, legumi e cereali integrali, escludendo quelli elencati precedentemente nel caso di allergia specifica alle graminacee. In particolare sono consigliati riso, miglio e grano saraceno. Le varietà di grani antichi sono generalmente indicate in un regime alimentare antinfiammatorio, tuttavia, per evitare il rischio di una reazione crociata, in caso di allergia alle graminacee sarebbe opportuno chiedere una valutazione al proprio medico allergologo. Sono utili tutti gli alimenti ad alto contenuto di omega 3, ad esempio i pesci grassi, come il pesce azzurro e il salmone, i semi oleaginosi, in particolare semi di lino e semi di zucca.

Per contrastare l’infiammazione sono indispensabili frutta e verdure di stagione, ricchi di flavonoidi, sostanze antinfiammatorie per eccellenza. In particolare, sono consigliate le verdure a foglia verde, come lattuga, cicoria e indivia, che contengono inoltre vitamina K, le crucifere (broccoli, cavolfiore e tutte le varietà di cavolo), tutte le erbe aromatiche, nonché sedano, carota, cipolla, in particolare quella rossa che ha un contenuto più alto di quercetina. Infine, anche  in alcune erbe spontanee troviamo omega 3, come ad esempio nella portulaca, e omega 6 nella borragine. Tra i frutti più indicati in caso di infiammazione troviamo anche mirtilli e frutti di bosco. Infine, hanno lo stesso effetto anche la curcuma, lo zenzero, l’uvetta, il tè verde e l’olio extravergine di oliva.

Prendersi cura dell’intestino

Curare l’equilibrio del microbiota intestinale è fondamentale per supportare il sistema immunitario in caso di allergia e di infiammazione acuta. Perciò è importante assumere probiotici, cioè fermenti lattici in grado di ripristinare il giusto equilibrio. In particolare, possiamo integrare Lattobacilli e Bifidobatteri, anche attraverso l’alimentazione, consumando ad esempio yogurt o kefir. Inoltre, sono importanti tutti gli alimenti ricchi di prebiotici, cioè di quelle sostanze che nutrono i batteri dell’intestino, come frutta, verdura, cereali e legumi.

Fermo restando che in caso di allergia è sempre opportuno consultare il proprio medico per individuare la terapia più efficace, in generale, un’alimentazione varia ed equilibrata, priva di eccessi e con le dovute accortezze, rappresenta sempre un valido aiuto per sostenere il nostro organismo e supportare il sistema immunitario, anche in caso di allergia.

Anche voi soffrite di allergia alle graminacee o altre forme di allergie stagionali? Quali alimenti vi aiutano ad alleviare i sintomi?

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