C’è chi li preferisce salati e chi invece dolci, ma in ogni caso mettono tutti d’accordo, grandi e piccini. Da sempre protagonisti delle feste, degli aperitivi e delle serate al cinema o sul divano davanti alla tv, è difficile resistere al profumo dei pop-corn appena scoppiati e ancora più difficile fermarsi, perché… uno tira l’altro! Ecco perché, soprattutto a chi è più attento alla linea, la domanda sorge spontanea: i pop-corn fanno ingrassare? Scopriamo allora i valori nutrizionali di questo snack gustoso e capiamo in che modo può essere inserito in un regime alimentare sano ed equilibrato, raccontandovi anche qualche curiosità.
Cosa sono i pop-corn?
I pop-corn non sono altro che i chicchi di una varietà di cereale – Zea mays everta, la più comune varietà di mais – che, a contatto con una fonte di calore, scoppiano emettendo il classico suono “pop”, da cui deriva il nome. Si trasformano così in soffici palline dall’aspetto schiumoso e irregolare ma dalla consistenza croccante. Possono essere consumati al naturale oppure con aggiunta di sale o di zucchero. Negli USA, dove il consumo di questo sfizioso snack è largamente diffuso, vengono spesso conditi con burro fuso, caramello, cioccolato, zucchero o sciroppi, e addirittura anche con cannella o paprica.
Uno snack tutt’altro che moderno
Sebbene spesso considerato un prodotto commerciale dei nostri tempi, quindi “moderno”, in realtà la tradizione dei pop-corn è molto più antica. Le coltivazioni di mais risalgono alle civiltà precolombiane, nelle regioni dell’attuale Perù e del Messico, ma il merito per la scoperta di questo cereale che “scoppia” sembra sia degli Aztechi, che già nel XVI secolo usavano i pop-corn per allestire le ghirlande usate durante le danze cerimoniali o per adornare le statue degli dei. Fu solo verso la fine del 1800 che Charles Cretors brevettò la prima macchina elettrica, leggera e con le ruote, per prepararli e portarli in giro per le strade delle città americane, rendendoli in poco tempo popolarissimi nelle fiere, al circo e durante gli eventi sportivi. Dalla nascita del cinema, poi, fino ai nostri giorni, i pop-corn non sono più usciti dalle sale cinematografiche…
Insomma, tutti oggi li conosciamo, ma forse non tutti sappiamo come sono fatti questi famosi snack.
Pop-corn: cosa succede quando fanno “pop”?
In genere, per preparare i pop-corn in casa, si utilizza una padella antiaderente con coperchio di vetro trasparente per monitorare la cottura, che viene fatta riscaldare con o senza una piccola quantità (circa un cucchiaio) di olio di oliva, insieme a 2-3 cucchiai di chicchi di mais. Sarà fondamentale controllare la temperatura dell’olio o della padella, e assicurarsi che il calore sia distribuito in modo uniforme, per evitare che i chicchi di mais si brucino. Man mano che questi ultimi si riscaldano raggiungendo la temperatura di circa 180°C, l’acqua e gli oli contenuti all’interno tendono a espandersi finché, a causa della forte pressione interna, l’involucro rigido che avvolge il chicco scoppia, lasciando fuoriuscire una sorta di “schiuma” bianca. Questo materiale soffice che avvolge il chicco esploso è il risultato della trasformazione dell’amido racchiuso nel mais che, raffreddandosi e condensandosi, conferisce al pop-corn la sua forma caratteristica.
Ciò che garantisce la buona riuscita di questa preparazione è sicuramente:
- la qualità dei chicchi
- la distribuzione uniforme del calore
- la giusta temperatura del grasso utilizzato.
Può succedere infatti che alcuni semi non scoppino e di conseguenza non si trasformino in pop-corn. Questo fenomeno può essere dovuto principalmente al fatto che il rivestimento esterno non sia integro, presentando piccole crepe, oppure che al contrario sia troppo duro perché bruciato dalla temperatura eccessivamente alta. Per questo motivo, soprattutto a livello professionale, si utilizzano macchine specifiche che controllano la temperatura per la preparazione dei pop-corn , oppure il forno a microonde, acquistando anche i sacchetti di mais già pronti per questo uso, ma in questo caso è bene sapere che spesso i chicchi sono pretrattati con aromi artificiali come il diacetile, ritenuto dannoso per la salute.
Valori nutrizionali dei pop-corn
Tutti sanno quanto sono buoni i pop corn, ma non tutti sanno invece quali siano i loro valori nutrizionali. Considerando ad esempio 100 g di prodotto al naturale, senza l’aggiunta di sale o altri condimenti, avremmo circa 400 kcal. Il pop corn è composto da:
- 77% di carboidrati (principalmente amidi)
- 15% di fibre
- 12% di proteine
- 4% di grassi.
Dal punto di vista nutrizionale, i pop-corn contengono sostanze benefiche per l’organismo tra cui carboidrati complessi, acidi grassi polinsaturi, quasi tutti gli amminoacidi essenziali, cioè quelli che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare e quindi che dobbiamo assumere con l’alimentazione, e vitamine del gruppo B. Inoltre, la particolare modalità di cottura del chicco di mais rende maggiormente biodisponibile – ossia più facilmente assimilabile – lo zinco di cui questo cereale è ricco. Va ricordato che questo minerale, oltre a essere importante per il buon funzionamento del sistema immunitario e un regolatore del tono dell’umore, è anche uno degli oligoelementi presenti nel liquido seminale, fondamentale per la maturazione, la motilità e l’efficienza funzionale degli spermatozoi, quindi ha effetti benefici sulla fertilità maschile. I popcorn, infine, hanno un alto contenuto di ferro, potassio e fosforo.
I pop-corn fanno ingrassare? I consigli per uno spuntino sano
Se consumati al naturale, i popcorn contengono pochissimi grassi, zuccheri semplici e sodio. Per questo motivo, sono adatti a essere utilizzati come snack oppure come aperitivo anche in una dieta dimagrante, senza troppe rinunce. Unica raccomandazione, come sempre, è quella di non eccedere nelle quantità, ma di consumare una porzione di popcorn di circa 25-30 g.
Una controindicazione legata al loro consumo riguarda il contenuto di fibre che, se da una parte contribuiscono ad aumentare il senso di sazietà, dall’altra rendono questo alimento non adatto a chi soffre di diverticolite. Altra raccomandazione è quella di non proporre i pop-corn ai bambini di età inferiore ai 4 anni per l’elevato rischio di soffocamento.
Ovviamente, i popcorn possono essere considerati uno spuntino sano solo se ottenuti da mais di buona qualità proveniente da colture controllate. È importante, inoltre, che si tratti di un prodotto fresco, preparato in casa sul momento con ingredienti semplici, quindi con olio di oliva o direttamente in padella antiaderente senza usare altri grassi, e soprattutto al naturale, cioè solo con un pizzico di sale, evitando altri condimenti come formaggio fuso, zucchero, cioccolato, sciroppi e burro. Bisogna fare attenzione invece ai pop-corn pronti nel sacchetto, spesso troppo salati o ricchi di grassi saturi e idrogenati, così come quelli ottenuti al microonde da chicchi preconfezionati e pretrattati, che possono contenere aromi artificiali e altri additivi.
E voi avete utilizzate i popcorn per i vostri spuntini o per l’aperitivo?