Le grandi dimensioni e l’alta percentuale di amilosio del riso Carnaroli assicurano una bassa collosità e un’ottima tenuta alla cottura. Sono proprio queste qualità a farne l’ingrediente ideale per i risotti. Assolutamente sconsigliato per i dolci (non sarebbe solo sprecato, ma anche controproducente) perché il suo chicco, che tende a non spappolarsi si avvertirebbe in bocca, mentre occorre che il dolce a base di riso sia caratterizzato da una certa pastosità.
Il tempo di cottura per un risotto al dente realizzato utilizzando il Carnaroli è di 16-17 minuti. Anche per questa varietà comunque, giocano le variabili dell’annata, dell’invecchiamento e del grado di lavorazione, sicché valgono anche per il Carnaroli le considerazione già fatte per le precedenti varietà.