Ortica-urtica dioica o urtica urens-della famiglia delle urticacee.
E’una pianta che cresce spontaneamente nei boschi, nei campi, anche in città se ci sono spazi incolti e comunque in luoghi con clima temperato. La sua altezza può variare dai 40 ai 150 cm, ha foglie ricche di acido formico, presente sulla nervatura e sulla superficie che, particolarità della pianta, è ricoperta da peli urticanti.
La fioritura avviene da maggio a novembre. I fiori, a forma di piccole spighe, sono verdognoli, i piccoli frutti, ovali.
Della pianta si utilizzano soprattutto le foglie, sia fresche che essiccate. Il periodo di raccolta va da aprile a settembre. Si procede all’essiccazione dopo aver formato dei mazzetti che si lasciano all’ombra, per un periodo di tempo; poi l’ortica si conserverà meglio in sacchetti di canapa.
L’ortica ha sorprendenti proprietà terapeutiche. E’eccellente per alleviare la dissenteria, è diuretica, emostatica, protegge il fegato, è ipotensiva, nutritiva, tonificante, abbassa i valori di zucchero (se eccessivi), presenti nel sangue. Essa è ricca di vitamina C, clorofilla sali minerali, calcio, manganese, silicio.
Naturalmente, anche questa pianta è citata nei libri di storia greca e romana. Persio la usava, in una sua ricetta, per accompagnare la guancia di maiale. Catullo leniva i suoi disturbi respiratori con l’ortica. Le streghe, nel Medioevo, la usavano per le pratiche magiche, perchè, trovandola tra i ruderi, la consideravano piante del demonio. Da qui forse l’espressione Gettare la tonaca alle ortiche.
L’ortica si usava anche per tingere le stoffe; dai suoi fusti si ricava una fibra tessile, simile al lino, anticamente usata per corde e reti; l’industria ricava dalla pianta clorofilla; anche in cucina l’ortica può essere usata in svariati modi.