Per la forma appiattita del suo corpo è considerata una parente della sogliola alla quale, però, non somiglia nelle dimensioni, assai più grandi, né nella forma, assai più romboidale. È dotata di una sola pinna dorsale e cosa abbastanza insolita è il posizionamento degli occhi, entrambi sul lato destro. Il colore è bruno-verdastro o giallastro con macchie scure sulla parte superiore e più chiara è quella inferiore. Il nome scientifico è Platichthys flesus italicus, più comunemente è detta “passera pianuzza” e appartiene alla famiglia dei Pleuronettidi. Altra specie è la passera nera, o plathichtys flesus flesus, chiamata così per via della colorazione più scura.
Come riconoscere se è fresco
Garanzia di freschezza è la consistenza delle carni nonché la vivace colorazione della pelle.
Dove si pesca
Mediterraneo occidentale (in quello orientale vive solo la passera nera) e Atlantico nord-orientale sono i mari dove vive questo esemplare, ma non ha difficoltà a risalire, anche, l’ultimo tratto del fiume.
Come si usa in cucina
La qualità di questo pesce è media, migliore è quella degli esemplari più piccoli, generalmente apprezzati fritti, precedentemente infarinati oppure passati nell’uovo e nel pangrattato. Intera si può cucinare ai ferri.