Vini Naturali in Umbria: ecco 5 Cantine da esplorare

vini naturali

Quando si parla di vini naturali non si può non parlare dell’Umbria. Con i suoi 17 mila ettari destinati alla vite, questa piccola regione ha un notevole rapporto tra superficie vitata e superficie totale. E il paesaggio collinare è uno splendore: passeggiando per “l’Umbria verde” decantata da Carducci e i suoi borghi che attraversano secoli di storia, si nota subito che è una terra particolarmente vocata per la vite e per il vino, con due DOCG (il Sagrantino di Montefalco e il Torgiano Rosso Riserva) che testimoniano il livello qualitativo dei suoi vini. Allora iniziamo il tour alla scoperta dei vini naturali umbri tra le cantine che abbiamo selezionato per voi.

Vini naturali: 5 interessanti cantine umbre

Azienda Agricola Paolo Bea

Nel cuore di Montefalco, in provincia di Perugia, c’è lo storico vitigno Pergolato dell’azienda di Paolo Bea, appassionato della vita che agisce sul terreno, dunque di vitigni autoctoni e vini che parlino al cuore dell’uomo. Come il Pagliaro, ottenuto da uve 100% Sagrantino, un rosso secco dal profumo di frutti neri e viola come mirtilli e more, spezie e minerali. Di grande corporatura e caldo sulla lingua, è ideale per accompagnare piatti umbri sostanziosi come gnocchi al sugo di piccione, fegato arrosto alla moda di seneghe, fagianella ripiena e qualsiasi tipi di carne rossa; tuttavia, fuori dai pasti, si sposa bene anche con dolci secchi.

Azienda Agricola Barberani

cantina barberani
Jan 2010, Baschi – Terni: Bernardo Barberani in his country house near Orvieto © Fabio Massimo Aceto

Passando dalla strada che collega Orvieto a Todi, si incontrano i vitigni dell’azienda Barberani che dominano il Lago di Corbara. Qui la vendemmia è un rito dal ritmo lento e coordinato con l’ascolto della terra e del clima; la nascita di ogni singola bottiglia è un atto di sapiente rispetto per la territorialità. Il fiore all’occhiello di questa cantina è l’Orvieto Classico Superiore Luigi e Giovanna 2012, ottenuto da uve Grechetto e Trebbiano Procanico. E’ un grande Orvieto Classico che dal colore dorato intenso e i forti profumi fruttati e tropicali avvolge fin dal primo impatto con il calice. Ha un sapore piacevole e vivo, in sintonia con menù di pesce elaborati, comprese fritture e zuppe di crostacei.

Cantina Roccafiore

I vini della Cantina Roccafiore nascono da vitigni autoctoni sulle colline intorno Todi e da standard qualitativi impressionanti, sia per l’attenzione agli equilibri fisiologici del terreno, sia per il giusto connubio tra antiche tradizioni e tecnologie. Il calice che spicca subito all’occhio per il suo colore giallo dorato luminosissimo è il Grechetto Fiorfiore 2013: profumo fruttato intenso di susine, ananas e mele, con note speziate dolci sul finale. Vino persistente, di grande freschezza e mineralità, perfetto con una grigliata di pesce e carni bianche.

Arnaldo Caprai

Un’azienda che ha dato tanto alla storia del vino, in particolare del Montefalco Sagrantino, e non si ferma. Tutti i vini di Arnaldo Caprai sono potenti, di grande personalità, espressione forte delle caratteristiche proprie del vitigno e del territorio. L’eccellenza assoluta è il Montefalco Sagrantino 25 anni 2011. Se osservate il calice in controluce, lasciandovi alle spalle le mura di Montefalco e fronteggiando il balcone panoramico sulla campagna, notate subito il colore rubino impenetrabile. Profumo complesso che suggerisce ora more e lamponi, ora rose e menta, fino a sentori speziati di pepe e cacao. Ha una grande struttura e gradazione alcolica, ideale per accompagnare piatti tipici umbri come arrosti, tartufo nero e selvaggina.

Azienda Agricola Romanelli

cantina romanelli

Ogni membro della famiglia Romanelli cura i vitigni sul colle Montefalco con passione e amore che si percepiscono subito da un calice di Montefalco Sagrantino 2011. Questo vino esprime le doti uniche e irripetibili del terreno. Ha un colore rosso rubino, un profumo fruttato di more e prugne; complesso, con noti speziate e minerali forti che rilasciano in bocca sensazioni via via diverse. Insieme alla lunga persistenza, queste caratteristiche ne fanno un vino arguto, da esplorare e indagare a lungo sul palato per carpirne ogni attributo. Grande forza e consistenza, da accompagnare a piatti di cacciagione come l’anatra muta in porchetta o lenticchie con salsiccia di cinghiale, e formaggi dal profumo intenso come la caciotta al tartufo, il pecorino umbro e il raviggiolo.

Dopo tutti questi scenari sulla ricchezza enogastronomica e paesaggistica dell’Umbria, non vi è venuta voglia di fare un viaggio e provare i vini naturali umbri?

 

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