Il Natale ha un significato diverso per ciascuno di noi… Ogni famiglia ha le proprie tradizioni, le proprie abitudini, i piccoli riti da tramandare di generazione in generazione. Molti dei quali riguardano la cucina e le ricette di Natale… Lo spirito natalizio nelle cucine italiane si respira insieme al profumo dei primi biscotti sfornati, con le prime telefonate per decidere il menù delle feste, sapere come e dove ci si riunirà e chi cucinerà. E visto che ogni famiglia lo vive in maniera diversa, ho voluto interpellare tre noti foodblogger per farmi rivelare come passeranno questo Natale; a quale tradizione sono più legati durante le feste e, soprattutto, cosa non manca sulle loro tavole natalizie. Un regalo anche per voi che ci leggete? Le ricette dai loro blog per il vostro pranzo di Natale.
Il menù della vigilia napoletana di Luca Sessa
Napoletano di nascita, romano di adozione, la cucina virtuale di Luca Sessa è Per un pugno di capperi. Nella casa del Giornale del Cibo fa scuola, ma durante le feste divide i fornelli con la sua grande famiglia, per mantenerne vive le tradizioni e le ricette classiche del Natale napoletano.
“Il Natale per me ha sempre significato “Famiglia”. Lo so, può sembrar banale, ma non lo è: sono nato e cresciuto a Napoli e la famiglia di mia madre, molto numerosa, si è poco alla volta trasferita al nord, tra Milano e la Toscana. Da bambino quindi attendevo i giorni di festa perché ci saremmo riuniti tutti assieme, avrei visto mia nonna, i miei zii, i miei cugini. Spesso dovevamo unire due tavoli (in realtà dobbiamo farlo ancora oggi grazie anche all’arrivo della nuova generazione dei Sessa), tante sedie, piatti, bicchieri ed i piccoli importanti riti: ogni componente aveva un suo ruolo, una sua specialità, in modo da poter preparare tutto l’occorrente per la cena della Vigilia, il pranzo del Natale e quello di Santo Stefano.
Ho sempre amato molto la Vigilia per 3 motivi: la pizza di scarola, che mia madre prepara per il pranzo, l’immancabile frittura di pesce della cena e, naturalmente, l’apertura dei regali sistemati sotto l’albero.
La cena della Vigilia è molto ricca, composta esclusivamente da ricette a base di pesce, e che negli anni ha subito modifiche ed “ottimizzazioni”, ma conserva ancora oggi alcuni piatti che la rappresentano. Innanzitutto il salmone affumicato, che serviamo come antipasto, con olio extravergine e aglio tritato finissimo. L’immancabile pasta con i frutti di mare, quasi sempre le vongole: un piatto che divide la famiglia, perché c’è chi lo ama in bianco e chi con qualche pomodorino a colorare e insaporire gli spaghetti. Poi la portata più attesa, la frittura. Da bambini c’era una vera e propria lotta per accaparrarsi il maggior numero possibile di “anellini” (i calamari) ed ogni volta mia madre era costretta ad occuparsi in prima persona della divisione per evitare problemi (soprattutto tra noi 3 figli maschi). La frittura è completata anche dal baccalà fritto, semplicemente passato nella farina, e dal tanto temuto capitone, che però amava solo mia nonna, sia fritto che a “zuppa” con il sugo di pomodoro. Da quando lei non c’è più non lo prepariamo perché fondamentalmente tutti lo troviamo troppo grasso al palato.
L’altra particolarità della cena della Vigilia è l’Insalata di rinforzo: cavolo lessato, tagliato e pezzi ed unito a sottaceti ed altri ingredienti. Spesso ne mangiamo una cucchiaiata dopo ogni portata perché a casa raccontiamo la (falsa) leggenda relativa ad un suo presunto potere “digestivo”.
La chiusura è abbastanza classica, con panettoni, pandori, torroni e frutta secca, ma c’è anche un dolce tipico, gli struffoli: palline di impasto (che per certi versi può ricordare la pasta frolla) prima fritte e poi caramellate con il miele e i confettini, una vera delizia!”
I dolci (senza burro) di Natale di Federica Costantini
Il suo blog Dolci senza burro è tra i più seguiti d’Italia e ora con le sue specialità golose e “sensi di colpa free” è pronta a conquistare un posto anche nelle nostre librerie, con il suo primo libro “Dolci Senza Burro #vitadafoodblogger”. Un regalo perfetto per stupire con dolcezza (lo potete acquistare qui)!
“Natale per me è magia. Lo era quando da piccola la notte del 24 stavo incollata alla finestra a casa dei miei nonni di Cortina aspettando di vedere Babbo Natale e lo è ancora adesso quando guardo tutti i regali sotto l’albero vista Stretto di Messina. Dopo 25 anni di Natale a Cortina con la famiglia paterna, da due anni il Natale lo festeggiamo con la famiglia della mamma in Sicilia. Due scenari completamente diversi ma uguali profumi di felicità, magia e serenità che si respirano alla Vigilia e nel giorno di Natale.
A casa nostra il menù delle feste non è mai lo stesso ma ci sono delle ricette immancabili! La Vigilia mangiamo rigorosamente pesce e non mancano mai dei bei crostini con il salmone affumicato, spaghetto alle vongole e risotto ai frutti di mare.
Per il pranzo di Natale, fra gli antipasti si trovano sempre delle verdure in pastella, crema fritta, panettone gastronomico, insalata russa. Non è Natale senza filetto in crosta della mia nonna siciliana, e non era Natale senza il rotolo di manzo farcito con le castagne della mia nonna Cortinese.
I dolci? Ciò che non manca mai è il panettone farcito con gelato di Pizzo Calabro e cioccolato fuso. Una goduria che non si può capire!
Cosa preparerò io? Ovviamente le mie specialità senza burro: pastiera, biscotti al pan di zenzero e zuccotto di pandoro! Le ricette di Natale le potete trovare qui insieme ad altre idee golose da preparare durante le feste!
Per me questo sarà un Natale speciale accompagnato da una grande novità: l’uscita del mio primo libro “Dolci Senza Burro #vitadafoodblogger”, in cui troverete tante ricette facili e veloci per realizzare dolci golosi e leggeri. Un libro scritto con il cuore che profuma di buono, semplice e genuino!”
Il menù di Natale della Cuochina Sopraffina
Le specialità del Natale irlandese arricchiscono (ma solo nei dolci) le ricette della tradizione italiana in casa di Veruska, alias la Cuochina sopraffina (di Lei vi avevamo parlato nell’articolo sui 10 migliori blog di cucina in Italia, ricordate?). Nonostante la sua abilità ai fornelli sia comprovata da un blog seguitissimo, la cuochina, durante le feste, non ha il permesso di mettersi ai fornelli e si dedica a mangiare le ricette delle feste preparate da mamma e suocera. Buon sangue non mente!
“Per Natale, come tutti gli anni, torno a casa per stare insieme alla mia famiglia. Arrivando proprio pochi giorni prima delle feste di solito non cucino niente, ma vengo coccolata da tutta la famiglia e riesco a godermi ogni momento, comprese le mangiate colossali che per chi è abituato a stare in Italia forse non sono tanto inusuali.
Per me, dopo parecchi anni di vita fuori, Natale rappresenta un momento divertente e anche stare a tavola per tre, quattro ore, chiacchierando e mangiando con tutta la famiglia, mi rende felice. Una delle tradizioni imperdibili, da quando sono bambina, è guardare Willy Wonka la mattina di Natale, prima del pranzo, in pigiama sul divano: siccome non posso mangiare panettone e pandoro classici ho sempre a disposizione un vassoio di dolci preparati con la frutta secca da sgranocchiare mentre guardo la tv. Vi sembrerà strano ma io il 24 e 25 dicembre non ho il permesso di cucinare perché le due cuoche di casa, mia mamma e mia suocera, si dividono da anni equamente il compito lasciando a me l’unica incombenza possibile: mangiare e riposarmi.
Nonostante questo dall’Irlanda cerco sempre di portare qualcosa di tipico per far assaggiare a tutti la cucina del posto che mi ospita anche perché, nonostante sia sottovalutata, la cucina irlandese sa esprimersi molto bene quando si tratta del Natale. Tra tutte le cose, mi piace preparare le mince pies e la tradizionale Christmas Cake anche se richiede del tempo; poco conosciuto ma che invece è davvero ideale sotto Natale è l’eggnog da bere a fine pasto o, perché no, anche a merenda.
A casa mia, a Natale, non mancano mai due ricette tipiche della tradizione romana, i cannelloni e il panpepato, che abbiniamo a dolci della tradizione napoletana come i mostaccioli e gli struffoli. Questo perché il Natale è ancora oggi uno dei momenti in cui la tradizione culinaria va rispettata e, se possibile, esaltata. Buon Natale a tutti… e buone mangiate!”
Luca, Veruska e Federica, che ringrazio di cuore, hanno voluto condividere con noi il loro modo di vivere il Natale, suggerendoci le ricette delle feste che non mancano sulle loro tovaglie rosse. Voi cosa amate del Natale? Quale ricetta meglio di ogni altra vi fa subito pensare alle feste?