Continuiamo il nostro percorso alla scoperta del pesce povero pescato nei mari italiani e vediamo cosa possiamo cucinare con le specie di pesce di maggio dette “meno note”. La lista è lunga, come abbiamo visto con il pesce di stagione di questo mese! Concentriamoci su tre specie…
Pesce Povero: come usare in cucina Alaccia, Pesce Serra e Costardella
Alaccia
L’alaccia vive nel mar Mediterraneo, nella parte sud del mar Nero e nell’Oceano Atlantico orientale tra il Portogallo ed il Sudafrica. È presente anche sul lato americano dell’Atlantico, tra Capo Cod e l’Argentina. Da sempre comune nel Mediterraneo meridionale, attualmente lo si trova anche nella parte settentrionale, mar Ligure e Adriatico, dove fino qualche anno fa era raro.
Si riconosce appartiene alla famiglia delle sardine o aringhe, anche se si distingue per la dimensione maggiore e la forma più spessa. Caratteristica la linea di colore giallo sul fianco.
E come si cucina? Tradizionalmente l’alaccia veniva consumata sotto conserva, soprattutto nel Sud Italia e isole. Veniva lasciata per tre giorni sotto sale, quindi ripulita e messa sott’olio in barattoli di vetro. Così preparata, ancora oggi può essere un ottimo antipasto accompagnata con pane oppure la si può soffriggere o ancora utilizzare per arricchire un sugo di mare.  Se acquistata fresca, l’ideale è fritta nell’olio.
Pesce Serra
Il pesce serra è comune nei mari d’Italia, mar Mediterraneo e mar Nero, mentre nell’Oceano Atlantico orientale lo si trova a nord fino al Portogallo. In Italia la sua presenza non è più limitata alla fascia costiera compresa tra Calabria e Lazio, ma si pesca in tutti i nostri mari.
Si riconosce per il colore grigio-verde con pinne scure e una macchia di colore argento sul ventre, per i riflessi color oro del viso. Caratteristica anche la dentatura acuminata.
Apprezzatissimo in Turchia e Grecia, in Italia è spesso utilizzato come valido sostituto della più pregiata spigola, anche se il sapore è più deciso e la consistenza delle carni più asciutta.
In cucina si può utilizzare per preparare spaghettini all’acqua pazza o in una tradizionale zuppa di pesce, si può cuocere al forno con contorno di patate, in crosta di sale, alla pizzaiola o al cartoccio. Si presta anche per la preparazione di polpette oppure si può mangiare semplicemente panato e fritto. In Calabria si usa prepararlo in umido. I filetti possono essere arrostiti in padella o cotti sulla piastra e molto gustoso è anche il carpaccio di pesce serra al sedano.
Costardella
La costardella è diffusa nel mar Mediterraneo e lungo le coste atlantiche. Presente in tutti i mari italiani, più rara nell’alto Adriatico e comunissima nello Stretto di Messina. Simile all’aguglia, si riconosce per il corpo meno allungato, a sezione quasi circolare. Ha mascelle allungate ed appuntite, sottili e delicate. La costradella è ricoperta da piccole scaglie, molto sottili e caduche. Il colore del dorso è blu-violaceo o azzurro-grigiastro mentre i fianchi ed il ventre sono argento brillante.
In cucina, la tradizione siciliana propone diverse ricette. Tipiche del messinese le costardelle fritte alla messinese, le braciole di costardelle e le costardelle ripiene. Piacciono anche cosparse di pane grattuggiato, pecorino, capperi, pomodorini tagliati a quarti e olive, cotte al forno.
Alaccia, pesce serra o costadella, volete svelarci quali sono le vostre ricette di famiglia con questo pesce povero?