Dolce, succosa e saporita, la pera è il frutto dell’albero Pyrus communis, appartenente alla famiglia delle Rosacee. La pianta, di medie dimensioni, può raggiungere i 15 metri di altezza e cresce strettamente in zone a clima temperato, poiché non tollera né l’eccessivo freddo né il troppo caldo. In Europa il pero è molto diffuso e in Italia viene coltivato soprattutto in Emilia-Romagna. Si tratta di un frutto conosciuto fin dall’antichità, molto apprezzato per il gusto e la digeribilità, di cui esistono oltre 3000 varietà, differenti per forma, sapore, consistenza della polpa e tonalità della buccia. Ma le pere che proprietà hanno? Lo abbiamo chiesto alla dott.ssa Francesca Evangelisti – biologa nutrizionista – a partire da un excursus sulle varietà più diffuse e sulla stagionalità.
Tra le più note troviamo:
- pera Abate, la più conosciuta, dalla forma allungata e dal colore verde/giallo con sfumature color arancio, sapore aromatico e consistenza granulosa
- pera Decana, dalla tonalità spiccatamente verde/aragosta e più arrotondata (quindi simile ad una mela), dolce ma leggermente acidula, e compatta
- pera Kaiser, di colore marrone ruggine più o meno uniforme, dolce e saporita
- pera William, leggermente tondeggiante e panciuta nella parte inferiore
- pera Cotogna, simile ad un limone, sia per forma che per colorazione, infatti è giallognola con venature rossastre sparse.
La pera è tra la frutta di stagione a settembre, ma “il periodo di maturazione arriva fino a dicembre: La pera Abate matura anche da gennaio ad aprile, mentre la William inizia la maturazione un po’ in anticipo, ad agosto, per cui è la sola qualità che possiamo trovare anche durante l’estate inoltrata”, specifica l’intervistata.
Pera: calorie e composizione
Costituita principalmente da acqua (84%), la pera è abbastanza ricca di zuccheri (9,8%) e fibre, mentre le proteine e i grassi sono presenti solo in minima parte. “Gli zuccheri si dividono in fruttosio, destrosio, lattosio, maltosio, levulosio e saccarosio. Si tratta di un frutto molto ricco di vitamine (A, C, E, B1, B2, B3, B5 e B6) e minerali; fra questi ultimi, i più abbondanti sono il calcio ed il potassio, ma sono presenti anche sodio, fosforo, magnesio, ferro, fluoro, zinco e rame, in buone quantità. Diversi anche gli antiossidanti, tra cui beta-carotene, luteina, zexantina e criptoxantina. Buono il contenuto di acido folico. Tra i principi attivi più importanti ritroviamo la lignina, il sorbitolo e la pectina”, ci racconta la nutrizionista. Infine, la pera ha pochissime calorie, circa 35 per 100 grammi di parte edibile.
Si tratta, dunque, di un ottimo profilo nutrizionale, che le conferisce proprietà benefiche ottime.
Scopriamole insieme.
Pere: proprietà salutari per l’organismo
La pera apporta numerosi benefici al nostro organismo. Infatti, come ci spiega la dottoressa, ha un elevato potere energizzante, dovuto alla presenza di zuccheri e delle vitamine B1 e B2, che favoriscono il recupero delle forze. “Questa proprietà risulta particolarmente efficace al termine della stagione estiva quando, in conseguenza delle temperature elevate, è necessario recuperare vitalità ed energia”. Il glucosio presente, inoltre, aiuta a contrastare la calura, ristabilendo una normale temperatura corporea.
La pera sostiene la funzionalità intestinale, non solo grazie alla presenza di fibra, ma anche della lignina, che sembra anche prevenire l’insorgenza di tumori al colon. “Inoltre, il sorbitolo, pur essendo uno zucchero, è in grado di prevenire le carie dentali e favorisce la digestione, mentre la pectina svolge un effetto lassativo, oltre a espellere o, comunque, tenere sotto controllo il colesterolo cattivo”. Grazie al contenuto di vitamina A, la pera è utile nel contrastare l’invecchiamento della pelle (unitamente alla vitamina E) e proteggere gli occhi, migliorando la vista. Uno degli zuccheri presenti nella pera, il levulosio, aiuta invece a ridurre l’iperglicemia in quanto contribuisce ad eliminare gli zuccheri in eccesso nel sangue: “per tale motivo, pur essendo un frutto abbastanza zuccherino, la pera può essere consumata anche dai diabetici anche se, soprattutto in caso di terapia insulinica, è sempre doveroso rivolgersi ad un professionista, in grado di stabilire la quantità adeguata di consumo”, specifica l’intervistata.
La pera è un frutto particolarmente indicato nelle diete dimagranti, innanzitutto per il contenuto di fibra, che esercita un notevole effetto saziante, ma anche per la presenza di potassio e abbondante acqua, che favoriscono la diuresi, contrastando efficacemente la ritenzione idrica. “Il calcio è utile per i problemi alle ossa mentre il potassio per la circolazione sanguigna. Il buon contenuto di acido folico rende la pera un frutto altamente consigliato in gravidanza (salvo i casi di diabete gestazionale per i quali è bene stabilirne quantità precise di assunzione) e in caso di gotta, poiché l’acido folico favorisce l’eliminazione dell’acido urico”.
Parlando delle pere e delle proprietà che apportano, la nutrizionista specifica che i benefici sono più o meno evidenti in base alla varietà del frutto: “ad esempio, la pera Decana è quella che, più di tutte, esplica le proprietà drenanti, mentre la Abate è quella maggiormente utile contro l’invecchiamento della pelle, in quanto la più ricca di vitamine A ed E. La pera Kaiser, essendo la più succosa, è invece più energizzante, mentre la William è la varietà che meglio sostiene la funzionalità intestinale, grazie all’abbondante fibra presente nella buccia (conviene quindi mangiare queste pere senza pelarle)”.
Modalità di conservazione e abbinamenti in cucina
E’ bene consumare la pera lontano dai pasti, sia per l’alto contenuto zuccherino, sia per beneficiare al massimo delle sue proprietà: “l’ideale è quindi mangiarla a metà mattina o pomeriggio, come frutto fresco”.
Per quanto riguarda la conservazione, sappiamo che si tratta di un frutto che matura molto in fretta e va rapidamente incontro a deperimento. Al momento dell’acquisto è pertanto consigliabile l’acquisto di piccole quantità, o comunque pari a quante ne riusciremo a consumare in pochi giorni, anche perché la maturazione avviene con la stessa velocità anche se le pere vengono riposte in frigorifero. Di conseguenza, anche la scelta del frutto ha la sua importanza: “meglio optare per pere un po’ acerbe, quindi abbastanza dure al tatto, ma non eccessivamente, poiché in tale caso la polpa sarebbe troppo stopposa e quindi poco appetibile”.
Ottime abbinate a cibi salati
La pera può essere utilizzata per la preparazione di diverse ricette dolci, come marmellate, succhi e liquori. Per i succhi vengono utilizzate per lo più la pera Decana e la Kaiser, mentre per le marmellate ed i liquori è principalmente usata la cotogna. Quest’ultimo utilizzo è anche legato al fatto, è bene precisarlo, “la pera cotogna non va mangiata al naturale, in quanto non propriamente commestibile, avendo sapore molto acerbo ed una consistenza particolarmente dura. Per tale motivo può anche dare problemi significativi di stipsi”, chiarisce la dottoressa Evangelisti.
Al contrario di altri frutti, la pera si presta bene ad abbinamenti con alimenti salati, tra cui quello certamente più noto è con i formaggi, in particolare di capra o di pecora, ma anche morbidi e cremosi, come il brie o il camembert.
Le pere hanno proprietà ottime, ma esistono degli effetti collaterali legati al loro consumo?
Controindicazioni e cross-reazioni
Come sottolinea la nutrizionista, “gli effetti collaterali sono molto rari nel consumo di pere, in virtù delle proprietà che apporta all’organismo. Tuttavia, se il loro effetto lassativo è certamente utile in caso di stipsi, può diventare un problema se si soffre di disturbi intestinali, in primis colite o sindrome del colon irritabile. In tali casi il consumo della pera è sconsigliato, così come quando si soffre di dissenteria”. Anche le reazioni allergiche sono rare, ma ci sono alcune persone che manifestano sintomi di intolleranza più o meno accentuati, quali dolori allo stomaco e senso di nausea; in tale caso è bene pertanto non consumarla. Abbastanza frequenti, invece, risultano essere i casi di allergie indirette, ovvero forme allergiche che si manifestano in reazione a particolari sostanze che sono contenute nel frutto. E’ bene, inoltre, prestare attenzione anche alle cosiddette cross-reazioni con piante che sono legate al pero, come ci spiega l’intervistata: “chi, per esempio, è allergico al polline di betulla, deve evitare di mangiare le pere, perché possono generarsi reazioni allergiche”. Infine, anche se la pera non ha un contenuto elevato di nichel, per la presenza di questo metallo va limitata o evitata in caso di allergia al nichel: “certamente in questo caso è importante non associare mai la pera con altri alimenti anche solo a medio contenuto di nichel”.
Quel che è certo è che le pere hanno proprietà benefiche molto interessanti e, quando maturano, sono davvero buonissime. Se anche voi le amate, vi consigliamo di provare le ricette con le pere del nostro Luca Sessa. Che ve ne pare?